Home Il bambino Malattie

Come comportarsi se il bambino batte la testa

di Redazione PianetaMamma - 08.09.2022 Scrivici

cosa-fare-se-il-bambino-batte-la-testa
Fonte: shutterstock
Cosa fare se il bambino batte la testa? Decidere se è il caso di portare il bambino al pronto soccorso dipende dalla prima valutazione dell’incidente

Cosa fare se il bambino batte la testa

Quando un bambino batte la testa cosa si deve fare? Una caduta dei bambini genera sempre grande preoccupazione nei genitori. Sono situazioni molto frequenti soprattutto quando il bambino inizia a fare i primi passi da solo, quando impara ad andare in bicicletta senza rotelle o a dormire nel letto da grandi senza sponde. La reazione del bambino a una caduta è sempre molto violenta, fatta di pianti e grida, situazione che non facilita la valutazione della botta presa.

In questo articolo

Quando preoccuparsi per una botta in testa

Decidere se è il caso di portare il bambino al pronto soccorso dipende dalla prima valutazione dell'incidente. Bisogna considerare se è stata colpita la testa violentemente, come ad esempio quando un bambino per una caduta sbatte la testa per terra, o se per caso ha colpito i punti più sensibili del cranio come la parte bassa della nuca e le tempie. Non ci sono zone meno pericolose in fatto di caduta, perché il rischio riguarda l'eventuale danno interno.

Fermo restando che in caso di forte dubbio è meglio recarsi subito al pronto soccorso, soprattutto in presenza di tagli o reazioni confusionali del bambino, ci sono alcuni accorgimenti che possiamo tenere in considerazione per situazioni non pericolose.

  • Mettere del ghiaccio sul bernoccolo e possibilmente una crema adatta agli ematomi per limitare il gonfiore.
  • Non dare da mangiare al bambino nell'immediato dopo la caduta e non farlo bere molto, al fine di evitare che compaia vomito per assunzione di cibo in uno stato di agitazione.
  • Cercare di calmare il bambino in modo che possa riprendere il suo gioco ed essere osservato nel comportamento dopo la caduta: se ha problemi di equilibrio, nei movimenti o se sembra confuso.
  • Mantenere la calma, senza descrivere troppo al bambino i rischi che ha corso o il motivo di tante cure per evitare di agitarlo o di creare situazioni di stress in cui non si riconoscono i sintomi importanti.

Oltre ai segnali più evidenti come perdite di sangue da un taglio sulla testa, dal naso o dall'orecchio, si deve prestare attenzione a sintomi come il vomito del bambino, una irrequietezza fuori dal normale o se il piccolo lamenta forte mal di testa persistente.

E' necessario chiamare il medico se oltre a questi sintomi si verificano forte debolezza e intorpidimento degli arti, o se si nota una differenza di dimensione delle pupille.

Per tranquillizzare i genitori bisogna comunque sottolineare che i bambini hanno le ossa del cranio ancora in formazione e quindi incassano meglio i colpi e si riprendono prima degli adulti.

Si può far dormire un bambino che ha sbattuto la testa?

Se la caduta è stata lieve e ci rendiamo conto che non c'è da preoccuparsi possiamo lasciarlo dormire, diverso invece se la caduta è stata più forte e c'è una lesione o un bernoccolo evidente. In questo caso sarebbe opportuno chiamare il pediatra o la guardia medica e chiedere consiglio a loro. Potrebbero dirvi di evitare che il bambino si addormenti nell’arco delle quattro ore successive. Se la caduta di vostro figlio è avvenuta di sera nell’orario in cui dovrebbe andare a letto, attendere ugualmente un paio d’ore tenendolo sveglio e dopo che si è addormentato svegliarlo regolarmente ogni ora controllando che reagisca e risponda seppure un po’ addormentato.

Durante i risvegli puntargli una luce accesa verso gli occhi, come può essere quella di una torcia, controllando che la pupilla reagisca richiudendosi.

Mio figlio è caduto dal letto

Le cadute dal letto sono una delle più comuni e frequenti, in genere non rappresentano un rischio, anche se molto dipende da che lato è caduto: può capitare che batta le gambe o la schiena o il volto e si provochino qualche ferita. Nella maggior parte dei casi comunque si tratta di una caduta che causa solo molto spavento, anche perché il bimbo si sveglia improvvisamente e piange tantissimo.

Più preoccupanti sono le cadute dal fasciatoio o dal seggiolone, luoghi più alti rispetto alla sponda del letto.

Bisogna preoccuparsi se il bambino:

  • diventa molto pallido
  • ha nausea o vomita
  • manifesta sonnolenza o perde i sensi

Sintomi del genere potrebbero essere i segnali di una commozione celebrale, eventualità che richiede in fretta l'intervento di un medico.

Il bambino deve dunque essere portato con urgenza al Pronto Soccorso. Nel frattempo non bisogna offrirgli da mangiare perché vomiterebbe né somministrargli alcun tipo di medicinale perché avrebbe solo l'effetto di mascherare i sintomi rischiando oltretutto di provocare ritardo nell'intervento. Non bisogna nemmeno offrire acqua perché anche questa potrebbe causare rigetto.

Bernoccolo in testa, rimedi

Il rimedio più efficace per un bernoccolo in testa sono il classico ghiaccio avvolto in un panno da applicare dove ha battuto per limitare al massimo il gonfiore che tende a formarsi in seguito a un trauma. In mancanza di ghiaccio in casa fate una medicazione artigianale utilizzando una confezione di surgelati.

Quanto dura il bernoccolo in testa?

Il bernoccolo in genere scompare dopo qualche ora lasciando poi un ematoma che “scende” sul viso pian piano. Per ostacolare il gonfiore l'impacco con il ghiaccio è il rimedio più immediato ed efficace e consente di impedire che si formi un bernoccolo troppo grande e aiuta l'assorbimento dell'ematoma.

Come riconoscere i segni di un trauma cranico

Come spiega MSD Manual le lesioni craniche di minore entità provocano mal di testa o vertigini e i bambini piccoli possono diventare irritabili e avere nausea e vomito, mentre quelle più serie possono manifestarsi con perdita di coscienza o sintomi di disfunzione cerebrale.

Trauma cranico: sintomi tardivi

I sintomi tardivi di un trauma cranico sono

  • cefalea,
  • nausea,
  • vomito,
  • sonnolenza,
  • difficoltà nell'esprimersi o nel muovere un arto,
  • difficoltà nell'equilibrio,
  • perdita di coscienza,
  • convulsioni,
  • incapacità di svegliarsi,
  • stato confusionale
gpt inread-altre-0

Articoli correlati

Ultimi articoli