Garrett Peterson e Kaiba Gionfriddom sono due bambini, curati all'ospedale dell'Università del Michigan, che ora possono respirare senza l'aiuto di macchine grazie a due bronchi artificiali realizzati con una stampante 3D.
Bronchiolite: prevenzione, sintomi e cura
I piccoli soffrono di tracheobroncomalacia, una malattia che provoca la riduzione di trachea e bronchi a due piccole fessure che si possono chiudere in mancanza di una ventilazione meccanica. Senza l'intervento di una macchina ogni movimento può provocare la chiusura delle vie aeree e il soffocamento. Si tratta di una patologia che colpisce un nuovo nato su 20.000 nella forma più grave.
I medici che si sono occupati del caso di Kaiba e di Garrett avrebbero creato al computer un
modello tridimensionale della trachea e dei bronchi,
e poi avrebbero realizzato con la stampante delle
strutture sintetiche
da impiantare nei bronchi. E come spiegano gli esperti il materiale usato dovrebbe riassorbirsi in due o tre anni, il tempo per la trachea di tornare normale.
Respiro sibilante, asma e bronchite asmatica nei bambini
Come leggiamo su
Repubblica
non si tratta dei primi casi di utilizzo delle
stampanti 3D nel campo medico
. Per fare alcuni esempi, pochi giorni fa in
Galles
, i medici del Morriston Hospital di Swansea avrebbero stampato in 3D le protesi per ricostruire il volto di un uomo sfigurato da un incidente
Fonte Credits|