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Taglio, medicazione e caduta del moncone ombelicale

di Ingrid Busonera - 04.05.2016 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Quando avviene la caduta del cordone ombelicale e come si deve medicare nei primi giorni di vita del neonato?

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Caduta del cordone ombelicale

Molte neomamme nei primi giorni di vita del bebé si domandano quando avverrà la caduta del cordone ombelicale e in attesa di questo momento si dedicano alla medicazione del moncone, quel segmento che resta attaccato al pancino del bebe' dopo che il cordone è stato reciso; questa cura spesso crea ansia e paura, ma in realtà è molto più semplice di quanto possa sembrare.

Cos'è il cordone ombelicale

Il bambino nel pancione si nutre e si ossigena attraverso il cordone ombelicale, che lo collega alla placenta; il cordone è costituito da una sostanza gelatinosa e al suo interno passano tre grandi vasi sanguigni, uno venoso e due arteriosi, che consentono gli scambi tra feto e placenta. Al momento della nascita l'ostetrica recide il cordone ombelicale a pochi centimetri dall'addome del bimbo, in genere non più di 5 cm, e lo pinza; a distanza di 7/10 giorni dal parto il moncone, se il personale sanitario e la mamma applicano le giuste cure e praticano la medicazione correttamente, cade spontaneamente. In alcuni casi, come è capitato a me con la mia primogenita, il moncone tarda un po' a cadere, ma se il pediatra ritiene che tutto stia andando bene, non bisogna preoccuparsi.

Distacco del cordone ombelicale

Dopo il parto, e cioè dopo che il cordone viene reciso, inizia il processo di essicazione o mummificazione: il moncone si secca diventa duro e opaco fino a cadere spontaneamente. In ogni caso anche se questo tarda a cadere, non bisogna mai forzarlo manualmente e cercare di staccarlo, piuttosto sarà bene farlo controllare dal pediatra. Anche dopo che la caduta del moncone, la mamma deve avere molta cura della piccola ferita e medicarla in modo che cicatrizzi senza causare infezioni e infiammazioni

Medicazione del cordone ombelicale

La medicazione del segmento ombelicale è molto semplice, in realtà l'unica cosa veramente importante affinchè la mamma affronti con serenità e sicurezza anche il momento della medicazione, è che riceva dal personale sanitario le giuste indicazioni e che ad ogni dubbio trovi una risposta.

Fondamentalmente perchè il moncone si secchi e cada spontaneamente entro i limiti di tempo normali, si deve stare attente a lasciare la base del moncone e il moncone stesso ben asciutti. L'umidità è nemica del moncone e se questo si trova in ambiente umido tarderà a cadere. Il moncone in genere si medica due volte al giorno, per medicarlo servono acqua ossigenata, garze sterili, alcool denaturato e retine ombelicali elastiche.

A seconda dell'ospedale dove si partorisce si possono ricevere indicazioni differenti riguardo i disinfettanti da utilizzare per la medicazione. Quindi quando la mamma è pronta per cambiare la medicazione, dopo avere lavato e asciugato accuratamente le mani, deve procedere in questo modo: una volta piegato il pannolino deve pulire il moncone e la zona circostante prima con una soluzione fisiologica sterile e poi con una garzetta imbevuta di acqua ossigenata, asciugare perfettamente il segmento con una garzetta sterile e avvolgere il segmento stesso dalla base fino all'ultimo pezzetto verso l'alto e fuori dal pannolino con una garzina inumidita con alcool denaturato. Non preoccupatevi se il bimbo piange, l'alcool non brucia ma raffredda la parte del pancino e così il bebé, infastidito, piange! Dopo aver avvolto il segmento con la garza con alcool, tappare il tutto con una garzina asciutta e bloccare con una retina ombelicale elastica.

Questo lavoro è da effettuare preferibilmente dopo il cambio del pannolino e se per caso la garza o la benda sono sporche o bagnate per via dei bisogni del bimbo, bisogna ricambiare la medicazione perché, come già detto, l'umidità ritarda la caduta del moncone. Dopo la caduta del moncone bisognerà continuare a medicare per qualche giorno la ferita finchè anche questa non si cicatrizzeraà e basterà tenerla pulita con delle garzette stando attente a rimuovere eventuali crosticine.

Se durante la pulizia notiamo che ci sono tracce di sangue il pediatra potrebbe ritenere opportuno fare la medicazione con mercuriocromo al 2%, comunque se il sanguinamento non è eccessivo non è il caso di preoccuparsi

Si può fare il bagnetto prima della caduta del cordone?

Sempre ricordando che la base dell'addome e il moncone non vanno bagnati per evitare un ritardo dell'essicazione, sarebbe bene, durante il periodo della "caduta" evitare bagnetti interi ed immersioni. La cosa ideale sarebbe mantenere una perfetta e ideale igiene e pulizia del neonato lavandolo con una spugna evitando così di bagnare la zona del pancino, questo finchè la ferita stessa, anche dopo la caduta del moncone, non sarà guarita completamente

Quando preoccuparsi

  • se il moncone tarda parecchio a cadere, ovvero supera i 15 giorni dal parto,
  • quando la base all'addome appare arrossata,
  • se la base sanguina eccessivamente o se ci sono fuoriscite di pus o cattivo odore,

in questi casi è il caso di parlarne al pediatra perchè potrebbe esserci un'infezione o infiammazione in atto. Tutti questi sintomi sono segno di vere e proprie patologie che necessitano un immediato intervento da parte di personale medico. Il piu' frequente è l'onfalite: si manifesta con la base del moncone arrossata gonfia, dalla ferita escono pus o sangue o entrambi e la ferita emana un odore sgradevole.

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