Home Il bambino Giocare e crescere

Poesie per bambini e filastrocche sulla neve e l'inverno

di Emanuela Cerri - 09.12.2020 Scrivici

poesie-per-bambini-e-filastrocche-sulla-neve-e-l-inverno
Le poesie e le filastrocche più belle sul tema della neve, del freddo e dell'inverno, da recitare con i bambini o da riscoprire

Poesie sull'inverno

Siamo nel pieno della stagione invernale, con tanti pomeriggi piovosi e noiosi che non sappiamo proprio come far passare.

Rallegriamoci e sogniamo con le parole più belle dedicate dai poeti e dagli scrittori al freddi, all'inverno e alla neve, e soprattutto facciamole conoscere e recitare ai nostri bambini.

Neve di Umberto Saba

Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
neve che cadi dall'alto e noi copri
coprici ancora,all'infinito:Imbianca
la città con le case, con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati.....

Quando di sera nevica di K. Jackson

Quando la sera nevica
ogni suono è ovattato
e il silenzio del mondo
ti giunge inalterato.
E sa,senza guardare,
che deve nevicare nel buio della sera:
Quando la sera nevica
e tu cammini a caso,
senti l'aria che punge
e ti pizzica il naso,
e ti arrossa i ginocchi:
la neve scende a fiocchi
nel buio della sera.

Inverno di A. Pozzi

Fili neri di pioppi
fili neri di nubi
sul cielo rosso
e questa prima erba
libera dalla neve
chiara
che fa pensare alla primavera
e guardare
se ad una svolta
nascono le primule.

Ma il ghiaccio inazzurra i sentieri
la nebbia addormenta i fossati
un lento pallore devasta
i dolori del cielo.
Scende la notte
nessun fiore è nato
è inverno anima
è inverno.

Il gatto inverno di Gianni Rodari

Ai vetri della scuola stamattina
l'inverno strofina
la sua schiena nuvolosa
come un vecchio gatto grigio:
con la nebbia fa i giochi di prestigio,
le case fa sparire
e ricomparire;
con le zampe di neve imbianca il suolo
e per coda ha un ghiacciuolo...
Sì, signora maestra,
mi sono un po' distratto:
ma per forza, con quel gatto,
con l'inverno alla finestra
che mi ruba i pensieri
e se li porta in slitta
per allegri sentieri.
Invano io li richiamo:
si saranno impigliati in qualche ramo
spoglio;
o per dolce imbroglio, chiotti, chiotti,
fingon d'esser merli e passerotti

La danza della neve di Ada Negri

Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieva
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace

Albero secco di W. Ya-p'ing

Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni:
Il vento sabbioso la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell'albero
mi dà pensieri di gioia,
da quei rami secchi
indovino il verde a venire

Neve di Umberto Saba

Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
Neve che cadi dall'alto e noi copri
coprici ancora,all'infinito: imbianca
la città con le case,con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati.....

E viene il tempo di E. Borchers

E viene il tempo
del corvo nero
sulla neve bianca.
Un'isola di ghiaccio
sopra il fiume
porta il corvo lontano.
E il corvo canta - cra -
io solo sono nero
in questo mondo bianco.
D'estate vorrei essere
bianco come un gabbiano
sull'azzurro del mare,
ma su questo mondo candido
- cra-cra - io solo sono nero

Era lei, la neve di E. Evtusenko

E un mattino
appena alzati, pieni di sonno,
ignari ancora,
d'improvviso aperta la porta,
meravigliati la calpestammo:
Posava, alta e pulita
in tutta la sua tenera semplicità.
Era
timidamente festosa
era
fittissimamente di sé sicura.
Giacque
in terra
sui tetti
e stupì tutti
con la sua bianchezza.

La terza neve di E. Evtusenko

Guardavamo dalle finestre, là
dove i tigli
si stagliavano neri
nella profondità del cortile.
sospirammo -
ancora, la neve non veniva,
ed era tempo, ormai,
era tempo.....

E la neve venne,
venne verso sera,
essa
giù dall'alto dei cieli
volava
a seconda del vento;
e nel volo oscillava.
A falde sottili come lamine,
fragili,
era confusa di se stessa.
La prendevamo nelle mani,
e stupivamo:
dunque, era quella la neve?

.... Dopo sette giorni
venne la neve nuova.
Non venne -
precipitò.
Cadeva così fitta,da non potere
tenere aperti gli occhi,
a tutta forza
vorticava in cerchio, mugliando.
... ma disperò di sé,
non resistette
e si diede per vinta.
E noi, ansiosi
sempre più spesso
scrutavamo l'orizzonte:
quando quella vera verrà?
Perché era tempo,
era tempo....

Ed un mattino
era davvero tanta
ed era davvero bella.
Cadeva e cadeva
nel baccano dell'alba
fra il rombo della macchine e lo sbuffare dei cavalli,
e sotto i piedi non si scioglieva,
anzi diventava più compatta.
Giaceva
fresca e scintillante
e ognuno ne restava abbagliato.
Ed era lei, la neve. La vera.
L'aspettavamo.
Era venuta

Quando piove i O. Cicogna 

Quando piove lento lento
e fa freddo e tira vento,
nella casa sta il bambino,
nel suo nido l'uccellino,
nella cuccia il cagnolino,
presso il fuoco il mio gattino.
E il ranocchio senza ombrello?

Sotto il fungo sta bel bello.

Piove piove dappertutto  di Jolanda Colombini Monti

Cielo grigio, tempo brutto
Piove piove dappertutto.
Fan la doccia i fiorellini
nelle aiuole dei giardini
e, nell'orto, il seminato
beve l'acqua d'un sol fiato.
Io, se piove, non mi cruccio
vado a spasso col cappuccio.

Sera d'inverno di D. Vignale

Nel camino c'è un fastello
che tien vivo il focherello.
Mamma stira il grembiulino
del suo caro fantolino;
mentre il babbo con la mano
culla il bimbo piano piano.
In un canto del camino
fa le fusa un bel gattino,
mentre fuori, lieve lieve,
in silenzio vien la neve

Fiocchetti di bianchi  di C. Ronchi

Candida, lieve,
morbida, fina,
questa mattina
scende la neve.

I fiocchi bianchi
mi sembran ali:
sui davanzali
si posan stanchi.

In girotondo
copron la siepe;
adesso il mondo
pare un presepe.

Dal grigio cielo
su prati e fonti,
su chiese e ponti,
stendono un velo.

Le stagioni di Roberto Piumini

Prima viene Primavera
con i fiori sulla pianta,
poi Estate calda e chiara
quando la cicala canta,
poi Autunno bruno e quieto
con castagne e foglie rosse,
poi Inverno infreddolito
con starnuti, gelo e tosse.

Fata Bianchina

La sai tu, la storia di Fata Bianchina
che soffice, cheta, dal cielo calò?
Tranquilla discese una grigia mattina,
eil candido manto su tutto gettò.
I bimbi, felici, batteron le mani,
i passerottini gemeron: -Ci, ci.
Guardò il contadino sui campi lontani
e disse contento :- Va bene così...
Ma il sole, col vivido disco di fuoco,
nel cielo schiarito ad un tratto brillò,
e Fata Bianchina dovè, a pocoa poco,
disfarsi nel pianto. Così se ne andò.

Filastrocca del Primo Gelo di Gianni Rodari

Filastrocca del primo gelo
gela la neve caduta dal cielo
gela l'acqua del rubinetto
gela il fiore nel suo vasetto
gela la corda del cavallo
gela la statua sul piedistallo

gpt inread-altre-0

Articoli correlati

Ultimi articoli