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Una festa di compleanno per bambini in casa

di Laura Losito - 28.10.2015 Scrivici

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Organizzare una festa compleanno per bambini in casa può essere causa di una settimana di stress per le mamme che appartengono alla categoria delle "perfezioniste"

Come organizzare festa compleanno per bambini in casa

Ci sono le mamme che riescono a prendere le festa di compleanno per bambini in casa in modo easy, talvolta persino a divertirsi, e le perfezioniste che, dopo una settimana di stress e lavoro durissimo, attendono solo il momento in cui tutti gli ospiti se ne andranno per poter finalmente sospirare di sollievo. Per la seconda categoria e tutte coloro che stanno nel mezzo, le feste di compleanno dei bambini passano generalmente attraverso 7 fasi.

  • Il panico dell’ultimo minuto

Nonostante tutto l’impegno profuso e le mille TO-DO-LIST seguite religiosamente, l’imprevisto dell’ultimo momento c’è sempre, tanto vale mettersi il cuore in pace. Può essere che assaggiando una pizzetta (realizzata secondo la solita ricetta da 10 anni a questa parte) ci accorgiamo che non è cotta all’interno. O che abbiamo dimenticato qualcosa di vitale come i tovagliolini di carta. Tipiche le avversità meteorologiche: se abbiamo organizzato la festa all’aperto, pioverà. Se l’anno scorso l’outdoor ha scatenato una tempesta, e quindi quest’anno abbiamo deciso di farla in casa, il sole splenderà al punto che la temperatura all’interno si avvicinerà ai 50 gradi. Se, a fronte di ciò, ci affanneremo a trasferire tutto fuori cinque minuti prima dell’inizio, caricandoci le sedie sul groppone a gruppi di tre, non appena avremo ultimato l’immane lavoro, pioverà.

  • L’arrivo degli ospiti

Statisticamente, il giorno della festa del compleanno è anche l’unico dell’anno in cui nostro figlio treenne salterà il sonnellino pomeridiano e si attaccherà spietatamente alle nostre gonne per tutta la durata dei preparativi, ripetendo incessantemente “Quando arrivano tutti?” Dopo 10 minuti dall’orario concordato, con nessun ospite ancora all’orizzonte (tranne i nonni arrivati sei ore prima “per aiutarci” e che da quel momento stazionano allegri sul divano giocando a carte e criticando a gran voce il nostro operato), anche noi inizieremo a sudare freddo e controllare ossessivamente i bigliettini d’invito e le mail nel terrore di aver indicato il giorno sbagliato.

Quando saremo sull’orlo dell’arresto cardiaco, suoneranno alla porta: è l’unico bambino che aveva dato disdetta.

  • Silenzio assordante

Finalmente gli ospiti grandi e piccoli sono arrivati (nelle feste di compleanno dei bambini vige la regola non scritta del quarto d’ora accademico), ma i nostri guai non sono finiti. I bambini si ignorano, i genitori più volenterosi cercano di rabberciare qualche scampolo di conversazione che si esaurisce in pochi secondi, nessuno mangia e nessuno vuole partecipare ai giochi che abbiamo organizzato. La figlia della nostra vicina, assoldata nelle vesti di “truccabimbi” ci bidona via sms.
L’importante in questa fase è tenere i nervi saldi: basta resistere per una mezz’ora, fisiologica, poi la situazione sembra migliorare, I bambini iniziano a giocare facendo un chiasso clamoroso, la casa è nel caos e tutti si avventano sul cibo. Evviva!

  • Cibo? Qualcuno ha detto cibo?

E’ a quel punto che, inevitabilmente, emerge che il cibo è troppo o troppo poco. Nel primo caso, urge nascondere le prove per non fare la figura della classica casalinga annoiata che passa le sue giornate a cucinare (anche se lavoriamo 8 ore al giorno). Nel secondo, o improvvisiamo qualcosa o facciamo finta di niente e rimpinguiamo silenziosamente la zona degli alcolici, così almeno gli adulti non si accorgeranno della nostra deplorevole disorganizzazione.

  • Il momento torta

Per confondere le acque non c’è niente di meglio che annunciare il momento torta-spegnimento candeline-canzoncina (quest’ultima tra l’altro viene molto meglio se la metà dei genitori sono ormai in preda ai fumi dell’alcol). In questo frangente è essenziale il dettaglio del coltello. Badiamo bene di averne a disposizione uno adatto, grande e tagliente (quelli di plastica sono in grado di trasformare la più meravigliosa delle american-cake in un patetico ammasso informe) e facciamolo sparire nel preciso istante in cui avrà terminato di fare il suo lavoro.

A ogni festa c’è sempre il fratellino piccolo di qualcuno che si impossessa del coltello per scuoiare il divano, quando va bene.

  • Finalmente vediamo la fine

Dopo la torta, l’apertura dei regali ci consente di rilassarci quel tanto che basta per guardare l’orologio e capire che la festa è quasi finita. Manca giusto quell’oretta in cui il nostro impegno sarà rivolto a sedare liti sanguinose circa il monopolio dei vari giocattoli giunti in dono. Avete nascosto il coltello, vero?

  • Anche per quest’anno è andata

Quando gli ospiti se ne vanno proviamo la stessa sensazione beata di quando nostro figlio neonato si addormentava dopo ore di dondolio ininterrotto nel cuore della notte. La pace. A parte quelle 13 ore stimate di riordino e pulizia che ci aspettano, ma son dettagli

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