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Perché giocare con i Lego fa bene ai bambini ? Effetti educativi e formativi

di Sara Convertini - 13.01.2017 Scrivici

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La nostra pedagogista ci spiega perché giocare con i Lego fa bene ai bambini; effetti educativi e formativi di un gioco trasversale ed intramontabile

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Perché giocare con i Lego fa bene ai bambini

“I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie”. Michel de Montaigne

Giocare, una delle azioni più importanti per un bambino fino dai primissimi mesi di vita. Attraverso il gioco il bimbo scopre la realtà che lo circonda e soddisfa un sano desiderio di divertimento. In età adulta il gioco sembra essere persino “terapeutico” poiché si ritrova la leggerezza, la spensieratezza tipiche dell’età infantile. Tra i giochi preferiti dai bambini, le costruzioni e in particolare i Lego occupano un posto di privilegio. Vediamo perché giocare con i Lego fa bene ai bambini, quali sono i suoi benefici dal punto di vista educativo e formativo.

I vari tipi di gioco

Durante l’infanzia il bimbo dovrebbe misurarsi con diverse tipologie di gioco per sviluppare abilità cognitive, motorie, relazionali:

  • Il gioco di fantasia: nel gioco di fantasia i bambini imparano ad usare l’immaginazione, ad interpretare ruoli sempre diversi, prefigurando situazioni differenti. 
  • Il gioco sociale: aiuta i bimbi a costruire legami, rapporti tra i pari e a comprendere l’importanza di un codice di regole da rispettare nel vivere con gli altri.
  • Il gioco motorioconsente un’ottimale crescita di corpo e cervello, stimolando la coordinazione, l’attenzione e rafforzando l’apparato muscolo scheletrico di un corpo in via di sviluppo
  • Il gioco costruttivo: in questa tipologia di gioco il bambino “manipola” la realtà realizzando con le sue mani, e grazie alle sue abilità pratiche, oggetti di vario genere come castelli (ad esempio di sabbia), forme geometriche e oggetti simpatici con il das, macchine, palazzi e quant’altro con, ad esempio, mattoncini in plastica o legno. 

 I Lego, gioco trasversale ed intramontabile

C’è un gioco, in particolare, che piace sia ai bambini che agli adulti, un gioco costruttivo che accontenta il desiderio di scoperta e di divertimento e solletica l’ingegno di grandi e piccini: il gioco dei Lego.

L’azienda Lego nacque in Danimarca nel 1916 come una falegnameria ed, in seguito ad un grave danno subìto, si trasformò in fabbrica di giocattoli di piccola dimensione che, nel tempo, sono diventati famosi a livello internazionale. Il termine Lego è un’abbreviazione di due parole danesi “leg dot” che, tradotte, significano “gioca bene”. Simbolo dei Lego è il tradizionale mattoncino lanciato nel 1958, reso unico dall’originale sistema di interbloccaggio con i suoi tubi, che offre moltissime possibilità di gioco (e costruzione) al giocatore.

Perché ai bambini piace giocare con le costruzioni?

Ai bambini piace, tendenzialmente, molto giocare con le costruzioni perché possono escogitare varie soluzioni per realizzare uno stesso oggetto, scatenare la creatività e tutta la fantasia particolarmente ricca durante l’ età evolutiva.

  • Idonee ad un bimbo piccolino -dai 4 mesi agli 11- sono le costruzioni definite “morbide”, molto grandi e facilmente manipolabili: non nuocciono se portate alla bocca, perché costituite (almeno così dovrebbe essere secondo normativa vigente sulla sicurezza dei giochi per l’infanzia) da materiale atossico. Il piccolo gioca, ma in maniera ancora del tutto destrutturata, con queste costruzioni: le lancia nel vuoto, le sposta continuamente, inizia gradualmente a comprendere, grazie a queste azioni, il concetto di vuoto e pieno, di spazio.
  • A partire dai 12 mesi, con il miglioramento della motricità fine, il bimbo può passare ad utilizzare costruzioni dure, ma sempre dal formato grande, per scongiurare il pericolo che possa ingerire pezzi piccoli. Il bambino, seppur ancora maldestramente, costruisce, distrugge e ricostruisce imparando a governare la propria aggressività: dopo aver distrutto, decostruito, si può pazientemente ricostruire e ricominciare serenamente nuovamente, sperimentando nuove forme, oggetti, etc.
  • Intorno ai 3 anni il piccolo raggiunge, di frequente, la capacità di strutturare il gioco; così può utilizzare costruzioni più piccole e creare cose sempre più complesse.

I Lego, le costruzioni amate dai bambini

Pare proprio che, ad ogni età, ai bimbi piaccia davvero tanto costruire! In particolare sembra ormai acclarato che giocare con i Lego sia una tra le attività preferite dei bambini dai 4/5 anni in poi!

Perché il Lego si classificano come le costruzioni più amate?

  • Il bambino si diverte a sperimentare le tantissime combinazioni di incastro, a vedere realizzate una molteplicità di forme e giochi possibili (trenini, castelli, intere città e tanto altro)
  • L’originalità consiste proprio nell’ offrire al piccolo fruitore una vastissima gamma di possibilità di utilizzo, consentendo di dare libero sfogo alla fantasia, particolarmente fervida nei bambini
  • I colori sgargianti sono facilmente riconoscibili dai bambini
  • Il peso del materiale dei suoi mattoncini è esiguo

I Lego, effetti ducativi e formativi

L’utilizzo dei Lego non è meramente, quindi, legato ad uno scopo ludico, ma esistono risvolti educativi di un certo rilievo che li “consacra” quali un utile supporto nel processo evolutivo dei piccoli.

  • Chissà quanti bambini hanno imparato cosa sia un angolo attraverso la creazione delle mura di un castello; chissà quanto più semplice sarà sembrato acquisire i concetti di spazio, di proporzione e dimensione, concetti chiave per l’apprendimento di materie scolastiche come la geometria, matematica o il disegno!
  • Anche la capacità di concentrazione si potenzia: il piccolo giocatore conosce le tante soluzioni del gioco e si applica affinché ne sperimenti il maggior numero possibile. Per far ciò è necessario mantenere una discreta soglia dell’attenzione che, con l’utilizzo dei Lego, si esercita progressivamente nel tempo.
  • Trae giovamento, dall’utilizzo di questi famosi mattoncini, anche la precisione perchè per far sì che una torre non crolli, il bimbo dovrà essere attento a non commettere errori dettati dall’approssimazione e dalla frettolosità di terminare a causa dell’ ardente desiderio di… ricominciare!
  • La pazienza, questo imparerà anche il bambino, porta spesso buoni risultati!
  • Sin da piccolo, un bambino può allenare la propria capacità di problem-solving, cercando soluzioni sempre diverse per raggiungere un risultato sperato, magari con la collaborazione di un amichetto di scuola, di un nonno, di un genitore.

In un’era in cui regnano incontrastate le new technologies, quello con i Lego rimane un tradizionale modo di giocare costruendo realtà e mondi possibili, senza cedere ad un silenziamento, che purtoppo parte sin dalla più tenera età, dell’attività critica e razionale dell’ intelligenza di un bambino che, invece, deve crescere vivendo esperienze cariche di significato e realmente formative.

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