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Il valore dell'allattamento nella relazione madre-bambino

di Redazione PianetaMamma - 02.08.2016 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Quanto è importante l'allattamento nella relazione madre bambino? Un articolo interessante e un questionario da compilare a cura del Servizio di Psicologia Clinica della Salute del San Raffaele di Milano

In questo articolo

L'allattamento nella relazione madre bambino

L’allattamento rappresenta un tema di grande attualità tra le neomamme. Esistono donne conservatrici che rivendicano il valore dell’allattamento, e madri che non riuscendo ad allattare naturalmente vivono il proprio essere mamma con un senso di colpa e di fallimento. Ma davvero l’allattamento ha una valenza psicologica determinante nella relazione che si instaura tra madre e figlio?

Allattamento al seno e psicologia

Tale questione risulta di grande attualità non solo tra le madri, ma anche tra gli specialisti del settore: è infatti in corso un ampio dibattito tra medici, psicologi e ostetriche, poiché le variabili in gioco non riguardano solo la salute della donna, ma anche lo sviluppo del bambino. La relazione che si instaura tra la madre e il proprio figlio durante il primo mese di vita di quest’ultimo ha un valore fondamentale nello sviluppo psico-emotivo e relazionale del bambino. Negli anni Ottanta del secolo scorso Bowlby, uno psicoanalista inglese, ha introdotto il termine “attaccamento” per indicare il legame che si stabilisce tra il bambino e chi si prende cura di lui (in genere la madre): tale concetto si contrappose in modo netto alla concezione freudiana, fino ad allora prevalente, secondo la quale il bambino forma un legame d’amore con la madre perché impara ad associare la presenza della madre con il soddisfacimento del bisogno fondamentale di essere allattato.

Allattamento e attaccamento

Con la teoria dell’attaccamento Bowlby fu il primo infatti a sostenere che il bambino possiede una predisposizione naturale a sviluppare un legame con la madre indipendentemente dal soddisfacimento del suo bisogno nutritivo, ipotizzando che alla base di questa tendenza vi sia un bisogno di protezione, garantito dalla vicinanza e dal contatto con la propria madre. Secondo questa più recente visione l’allattamento non sarebbe quindi sufficiente per indurre la formazione del legame madre-figlio: per far sì che si instauri un attaccamento tra i due sono necessari gli scambi relazionali, tra cui il contatto fisico, gli sguardi, le coccole…

Ricerca psicologica

Sulla base di queste evidenze, e tenuto conto che studi più recenti hanno dimostrato come il legame della madre con il proprio figlio risenta fortemente del proprio stile di attaccamento, sviluppatosi a suo tempo a partire dalla sua prima relazione di attaccamento con la propria madre, è stata messa a punto una ricerca psicologica allo scopo di indagare la relazione che intercorre tra lo stile di attaccamento della madre e le modalità di interazione con il proprio figlio durante i primi mesi dopo la nascita, rivolgendo un’attenzione particolare all’allattamento, momento di contatto fusionale tra madre e figlio.

I risultati di tale ricerca, che si rivolge a tutte le neo-mamme che abbiano interesse e desiderio di parteciparvi e che richiede la semplice compilazione di un questionario online a questo link

- Questionario allattamento per il San Raffaele di Milano

verranno successivamente divulgati per mezzo di ulteriori articoli.

Obiettivo ultimo di tale studio è avvalorare l’ipotesi secondo cui l’allattamento al seno non abbia una valenza cruciale nell’instaurarsi di un buon legame di adattamento perché, come sostiene D. Winnicott,

non esiste una madre senza un bambino e non esiste un bambino senza madre

A cura di M.M. Ratti, E. Franchini, F. Bertin 

Servizio di Psicologia Clinica della Salute Ospedale San Raffaele - Milano

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