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Le novità dell' International Breastfeeding and Lactation Symposium 2015

di Redazione PianetaMamma - 27.04.2015 Scrivici

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Si è concluso a Varsavia il 10° Simposio Internazionale sull'Allattamento al seno promosso da Medela, che ha visto la partecipazione di oltre 450 delegati provenienti da 48 paesi diversi. Ecco il resoconto di quanto emerso dal convegno

Symposium  2015 sull'allattamento: conclusioni

E' giunto al termine il 10° Simposio Internazionale sull'Allattamento al seno, un appuntamento importante per fare il punto sulle novità scientifiche nell'ambito dell'allattamento al seno. In prima linea il tema dei "I componenti unici del latte materno" , ovvero la complessità della composizione del latte materno e sul suo indiscusso valore nutritivo per il neonato.
Docenti  della University of Western Australia hanno studiato i meccanismi di controllo dell'appetito e del loro effetto benefico sulla crescita e lo sviluppo del neonato allattato al seno.  In particolare, l'allattamento al seno sembra avere anche delle relazioni a patologie quali l'obesità. Per i neonati allattati artificialmente il dosaggio è controllato direttamente dall'adulto mentre per quelli allattati al seno avviene un autocontrollo che deriva dal loro appetito regolato da ormoni quali la leptina. I ricercatori stanno studiando il legame tra lo sviluppo di questo ormone e l'obesità, per verificare se i bambini allattati al seno sono meno soggetti a patologie quali l'obesità.

Tra le novità del convegno, la scoperta di cellule staminali nel latte materno. Da alcuni studi presentati, emerge che l'allattamento al seno riduce del 32% l'incidenza di alcune forme di tumori mammari. Nel periodo di allattamento al seno, il numero di certe cellule staminali nel seno è ridotto. L'ipotesi è che la diminuzione dei tumori alla mammella possa essere legata alla riduzione di queste cellule staminali.

I ricercatori hanno affrontato anche le best practice con i  “Consigli pratici dalla ricerca”, ovvero l'impatto che le ricerche hanno sulle pratiche quotidiane. Senza dubbio tra le pratiche, emerge quella di sostenere l'alimentazione con latte materno. In Polonia sono state pubblicate linee guida comprendenti programmi di formazione del personale ospedaliero, regole per la gestione del latte estratto e principi per un uso razionale del latte artificiale negli ospedali, inoltre è stata creata anche una banca del latte. Questa inziativa ha portato una riduzione del 63% del consumo di antibiotici e del 65% dell'uso di latte artificiale. Si è registrata anche una riduzione della NEC  (enterocolite necrotizzante).

Promuovere l'allattamento esclusivo al seno (EBF, Exclusive Breastfeeding) sembra avere un impatto significativo sulla riduzione della mortalità neonatale legata a malnutrizione.

E' fondamentale supportare i genitori in questa in questa pratica fornendo loro gli strumenti e il supoporto ospedaliero necessario.

La prof.ssa Dianne Spatz ha presentato il Programma sull'allattamento al seno rivolto agli infermieri, che fornisce al personale una guida pratica aull'allattamento.
In alcuni Paesi (giappone e Canada) stanno lavorando a politiche per incoraggiare l'uso esclusivo del latte materno. Anche l'avvento dell'assistenza familiare integrata, che permette ai genitori di assistere il neonato in ospedale sotto la guida del personale medico,  ha avuto risultati positivi sulla crescita del neonato stesso. L'importante conclusione di questo approccio è che la famiglia diventa elemento imprescindibile nella cura del bambino all'interno della struttura ospedaliera.

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