L'allattamento al seno è certamente la migliore scelta dal punto di vista dell'alimentazione e della salute per mamma e bebè. E comporta anche notevoli vantaggi economici sia per la mamma che per il Sistema Sanitario Nazionale.
Non c'è dubbio, infatti, che l'allattamento abbia benefici effetti sullo sviluppo e sulla salute del bambino. Numerose ricerche hanno dimostrato che il latte materno, grazie alla sua preziosa ed unica composizione, riduca il rischio di asma, allergie, migliori le difese immunitarie e riduca il rischio di tumore al seno per la mamma.
Allattamento al seno. La guida fino ai due anni del bambino
Il Regno Unito ha stimato in 40 milioni di sterline il risparmio che si otterrebbe se tutte le neomamme allattassero al seno.
Eppure studi recenti hanno mostrato come solo una donna su quattro allatta ancora alla sesta-ottava settimana dal parto e per questo sono partite numerose campagne informative e di sensibilizzazione per coinvolgere maggiormente le donne e per diffondere la cultura dell'allattamento in vaste fette della popolazione.
Allattamento al seno, molte mamme rinunciano per paura di sbagliare
Si inserisce in questo filone il progetto pilota dell'Università di Sheffield che, in collaborazione con il governo centrale, offre un bonus di duecento sterline circa alle donne che allattano fino a sei mesi di vita del bebè, e di 140 euro per chi allatta fino a 3 mesi.
I bonus saranno erogati in buoni spesa che potranno essere spesi in negozi del centro e in supermercati.
Per adesso il progetto interessa solo questa area geografica, ma non si esclude che se dovesse dare risultati promettenti possa essere allargato anche al resto del Paese.
La notizia ha scatenato un ampio
dibattito
che vede schierati da un lato quelli che sostengono le campagne a supporto dell'allattamento ad ogni costo e quelli che ritengono sia diseducativo pagare per fare una cosa del tutto naturale e sana.
E che questo non sia che un altro modo per
colpevolizzare
le mamme che non riescono ad allattare.
In
Italia
stando all'ultimo rapporto di aggiornamento della Convenzione sui diritti dell’infanzia e l’adolescenza in Italia 2012, il 95% delle madri comincia ad allattare in ospedale, ma la percentuale non supera il 30% al momento del ritorno a casa.