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I primi movimenti del bambino

di Ostetrica Barbara Colombo - 12.01.2015 Scrivici

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Fonte: shutterstock
I primi movimenti del bambino e le emozioni della mamma spiegati dall'ostetrica

In questo articolo

Primi movimenti fetali

Uno dei momenti più emozionanti e carichi di fascino della gravidanza è sicuramente il momento in cui si precepiscono i primi movimenti del bambino, i loro "calcetti".
Molte donne mi fanno domande in proposito perché, al di là  di quanto possa sembrare scontato, non è così semplice riconoscere e distinguere questi movimenti.

In linguaggio medico questi movimenti sono definiti MAF ossia movimenti attivi fetali. Se osservate i referti delle ecografie che vi vengono rilasciati troverete questa dicitura, e indica che ci sono stati dei movimenti mentre il ginecologo vi faceva l'ecografia anche se magari voi non lo avete percepiti.

Partendo dall'inizio dell'avventura una delle domande più frequenti che mi vengono poste è: quando dovrei iniziare a sentire il mio bambino scalciare?
Non esiste una data precisa, una settimana precisa in cui tutte le donne percepiscono i movimenti del bambino. Diciamo che statisticamente la gran parte delle donne dice di aver percepito il primo movimento tra le 16 e le 20 settimane, ossia a 4 -5 mesi di gravidanza.
Come potrete notare ci sono ben tre settimane di differenza, questo è dovuto a diversi fattori, ad esempio se la mamma non è abituata ad ascoltare il proprio corpo e i suoi movimenti (accade nel 90% dei casi) potrebbe essere difficile identificare un movimento.

Il mio consiglio in questo caso è di cominciare la sera a fermarsi, in silenzio, e concentrarsi sulle diverse parti del corpo per capire se si muovono e come lo fanno. Il cuore, il respiro, lo stomaco, fino ad arrivare all'intestino e all'utero.

Ma come si manifesta il movimento del bambino e quanto spesso?

In realtà i movimenti del bambino iniziano molto prima del quarto mese ma le sue dimensioni e l'ampiezza dei movimenti che effettua non consente alle mamme di poterli percepire.
Da quando invece il bambino comincia ad assumere dimensioni più abbondanti questi movimenti cominciano a farsi sentire. Inizialmente potrebbe essere che non siate sicure se sia un movimento intestinale, un piccolo crampo muscolare o un movimento del bambino, proprio perché non ne avete mai percepiti.

Di solito i bambini hanno una certa regolarità nel muoversi e prediligono la sera, o comunque il tardo pomeriggio. Quindi se in questo periodo di tempo sentite degli strani colpi o piccoli crampi nella zona dell'osso pubico o poco sopra sappiate che potrebbe essere il vostro bambino.

Man mano che procede la gravidanza, acquisendo anche volume il bambino, questi calcetti diventeranno molto più riconoscibili e alcune volte, specie nel terzo trimestre, è possibile guardando la pancia vedere gli spostamenti del bambino. Non perderà la sua ritmicita', ovvero se è un bambino che si muove molto la mattina e meno all'ora di pranzo, così capiterà per tutta la durata della gravidanza con lievi variazioni.

Alla fine della gravidanza i movimenti del bambino non potranno più essere ampi come al quinto mese a causa delle dimensioni raggiunte riducono sensibilmente lo spazio disponibile. Per questo motivo a circa un mese dal termine si dice anche che difficilmente cambierà la posizione (ossia se è podalico resterà molto probabimente podalico e se invece è cefalico resterà girato di testa).

 Ciò però non significa che i movimenti spariranno perché i bambini hanno bisogno di "stirare" le gambe e le braccia. Per capire una parte della motivazione che spinge un bambino a muoversi immaginate di essere contenuti in posizione fetale per 24 ore al giorno in un palloncino piuttosto rigido e abbastanza vicino a voi, dopo qualche tempo sicuramente compaiono del formicolii, siete scomodi, provate a girarvi o a muovervi quel tanto che basta per non provare più fastidio. La stessa cosa fanno i bambini nella pancia.

A questo bisogna aggiungere che in alcuni momenti vicino al termine di gravidanza, specie i bambini cefalici, provano quelli che saranno i movimenti da effettuare durante il travaglio e il parto per nascere. Quindi girano la testa, piegano e distendono le gambe spingendo sul fondo e sulle pareti dell'utero (cosa che per altro scatena le contrazioni o una sensazione di dolore nella mamma).

È necessario tenere traccia dei movimenti fetali e segnarli da qualche parte?

Dal punto di vista prettamente clinico direi di no, non è necessario segnarli con la precisione assoluta come per esempio si chiede di fare a volte per le contrazioni.
Da ostetrica io consiglio però di notare i movimenti, cioè di far caso a quando il bambino si muove e anche come si muove. Questo perché essendo il movimento un indicatore del fatto che il bambino sta bene, se la mamma è attenta può rilevare quando il bambino non si muove per nulla oppure in maniera molto ridotta. I quel caso io consiglio di recarsi al pronto soccorso per effettuare un'ecografia di controllo o un monitoraggio del benessere fetale tramite cardiotocografia. A volte capita che siano scrupoli eccessivi, altre volte invece riesce a prevenire evenienze tragiche.

Secondo la mia esperienza uno o due giorni prima dell'inizio del travaglio invece accade che il bambino riduca leggermente la quantità di movimenti, non la smetta, ma la riduca. Questo sembra essere spiegato dal fatto che essendo uno sforzo fisico importante anche per il bambino, prima del travaglio sia necessario acquisire più energia possibile.

Mi sembra di aver sottolineato quanto sia importante conoscere i movimenti del bambino, sia per garantire una vigilanza sulla sua salute, sia per vivere questi momenti con un sorriso, per creare già in gravidanza una relazione di conoscenza col proprio bambino.
Quindi mi raccomando mamme prendetevi il tempo di ascoltare la piccola persona che c'è nella vostra pancia.

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