Home Gravidanza Esami e analisi in gravidanza

Ecografia morfologica e malformazioni visibili

di Redazione PianetaMamma - 20.10.2016 Scrivici

ecografia-morfologica-e-malformazioni-visibili
Fonte: iStock
Ecografia morfologica e malformazioni: 1 bimbo su 10 nasce con malformazioni che solo in 6 casi su 10 sono visibili al momento dell'ecografia morfologica

In questo articolo

Ecografia morfologica e malformazioni

Durante la gravidanza la donna in dolce attesa deve sottoporsi ad una serie di esami strumentali finalizzati a capire se tutto sta procedendo bene, se il feto sta crescendo come dovrebbe e se ci sono complicanze o malformazioni fetali. Una delle più importanti, e attese, ecografie che si fanno durante i 9 mesi è l'ecografia morfologica. Si tratta di un esame estremamente dettagliato della struttura fisica del bambino che in molti casi riesce a diagnosticare eventuali problemi del bebè, in molti casi, ma non in tutti. Ecco tutto quel che dobbiamo sapere sull'ecografia morfologica e le malformazioni.

Quando fare l'ecografia morfologica

L'ecografia morfologica (altrimenti detta strutturale) viene effettuata tra la 19esima e la 21esima settimana di gestazione e serve a comprendere in che modo il bambino sta crescendo, se ci sono delle anomalie, se il liquido amniotico è nella norma e se la placenta è correttamente posizionata. Spesso in questa sede si scopre il sesso del bambino.

Come si esegue l'ecografia morfologica

E' una semplice ecografia, quindi l'operatore cosparge il pancione di gel e con una sonda esamina al monitor il bambino in tutta la sua figura anatomica. In pratica viene osservato nel dettaglio tutto il corpo del bambino seguendo una procedura che è chiaramente indicata nelle Linee guida della Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica: cioè testa, torace, addome, colonna vertebrale, arti. Vengono, quindi, esaminati tutti gli organi e si scopre con una certezza quasi assoluta quale sia il sesso del nascituro.

L'ecografia morfologica viene classificata come ecografia di I livello, cioè un esame di routine, nel caso dovessero emergere e delle problematiche oppure delle anomalie la donna verrà indirizzata in un centro specialistico per eseguire un'ecografia di II livello, più approfondita.

Costo dell'ecografia morfologica

Se si prenota l'ecografia morfologica in ospedale o nelle strutture pubbliche, l'esame è gratuito e viene offerto dal Servizio Sanitario Nazionale che ha inserito questo esame tra quelli a carico dello Stato.

L'importante è inserire il codice di esenzione corretto nella ricetta e prenotarsi con larghissimo anticipo perché le liste di attesa sono piuttosto lunghe e si rischia di non riuscire ad accedere alla prestazione gratuita entro i tempi in cui si deve fare l'ecografia. In alternativa gli ambulatori medici privati effettuano la morfologica ad un costo piuttosto elevato, che può anche superare i cento euro.

Quali malformazioni di vedono con l'ecografia morfologica

I dati rivelano che un bambino su dieci nasce con una malformazione, problemi che soltanto in sei casi su dieci sono visibili con l'ecografia morfologica. I numeri, quindi, si scontrano con le aspettative e le certezze – sbagliate – dei futuri genitori che credono che avere un buon risultato alla morfologica significhi aver escluso ogni tipo di possibile malformazione.

In realtà non è affatto così e lo spiega bene Giuseppe Calì, presidente della Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica, che ricorda come alcune malformazioni possano non essere visibili all'ecografia perché si trovano in zone del corpo non ancora completamente formate.

Inoltre è bene ricordare che se la futura mamma è obesa o fortemente in sovrappeso potrebbe essere difficile visualizzare bene tutte le parti del corpo e gli organi del bambino. Quindi, è bene sapere che alcune malformazioni, come le dilatazioni delle vie urinarie e del tubo digerente, alcune forme di nanismo e altri difetti potrebbero non essere visibili con la morfologica.

Come spiegano gli esperti della Società Italiana Diagnosi Prenatale e Medicina Materna Fetale:

le malformazioni fetali classificate sono ben 50 mila differenti, tre nati su 100 in Italia presentano anomalie maggiori (ad esempio labbro leporino o mancanza di un arto), 6-7 su 100 piccole malformazioni, per un totale di un bebè su 10 che nasce con una malformazione. E quindi non tutte le malformazioni son visibili: per esempio prima della 23/a settimana di gestazione solo due su 10 sono visibili, sei su 10 alla 23/ima (ovvero 4 malformazioni su 10 non sono visibili con gli strumenti, nonostante siano presenti).

Inoltre altre malformazioni possono comparire anche in fasi successive della gestazione. Purtroppo le anomalie più piccole si vedono solo nel 20% dei casi

E' quindi, molto importante, informare i futuri genitori circa l'attendibilità dell'esame e le reali e concrete possibilità di scoprire una malformazione fetale.

Ecografia morfologica in 3d

Molti pensano che una ecografia tridimensionale sia più accurata di una bidimensionale. In realtà non è affatto così. Per evidenziare le malformazioni fetali o anomalie nell'accrescimento del feto l'ecografia bidimensionale è la metodica più attendibile e indicata.

In genere l'ecografia in 3D viene richiesta dai genitori che così portano a casa una fotografia abbastanza realistica del profilo del loro bambino tanto atteso.

Quando può essere utile un'ecografia tridimensionale?

Quando l'ecografia morfologica di i livello, eseguita in 2D, ha evidenziato qualche problema che merita un approfondimento con un esame di II vitiello, che verrà eseguito in un centro specializzato e che potrà essere fatto in 3D al fine di studiare meglio e in modo più dettagliato la zona dove si sospetta una criticità

Ecografia morfologica e sindrome di Down

L'esame più indicato per diagnosticare con certezza la sindrome di Down è l'amniocentesi, un esame che viene offerto gratuitamente dal Servizio Sanitario nazionale, a tutte le gestanti che hanno più di 35 anni. Altra possibilità è la villocentesi.

Si tratta di un esame invasivo che consiste nel prelevare un campione di liquido amniotico ed analizzarlo al fine di trovare eventuali anomalie cromosomiche. La morfologica, da sola, non è in grado di diagnosticare la sindrome di Down.

Se dovesse emergere qualche dato alterato l'operatore potrebbe consigliare alla donna di sottoporsi rapidamente all'amniocentesi per avere un risultato definitivo.

gpt inread-gravidanza-0

Articoli correlati

Ultimi articoli