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Detrazioni figli a carico: quali spese si possono inserire e come funzionano

di Redazione PianetaMamma - 11.01.2018 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Cosa si intende per detrazioni figli a carico, quali spese possiamo detrarre e come suddividerle tra i due genitori

In questo articolo

Detrazioni figli a carico

Cosa si intende per detrazioni figli a carico e quali spese possiamo detrarre? Cominciamo col dire che possono beneficiare delle detrazioni fiscali per figli a carico tutti i nuclei familiari con figli, indipendentemente dalla loro età, dalla residenza o dallo stato di convivenza con la famiglia, che dichiarino un reddito non superiore alla soglia stabilita.

Quando un figlio è a carico

Sono considerati familiari a carico:

  • il coniuge non separato e il coniuge separato o divorziato, solo se convivente o se percepisce assegni alimentari volontari, non risultanti da provvedimenti dell'autorità giudiziaria;
  • i figli naturali riconosciuti, gli adottivi, gli affidati e affiliati;
  • altri familiari come genitori, generi, nuore, suoceri, fratelli e sorelle, a patto che siano conviventi o che ricevano dallo stesso un assegno alimentare non risultante da provvedimenti dell'autorità giudiziaria.

Sono considerati a carico i familiari che non dichiarano un reddito superiore a 2.840,51 euro.

I limiti della detrazione annua sono così fissati:

  • per ogni figlio sotto i 3 anni: da 900 a 1.220 euro
  • per ogni figlio da 3 anni in su: da 800 a 950 euro
  • per ogni figlio portatore di handicap: importo aggiuntivo da 220 a 400 euro.

La detrazione può aumentare in presenza di particolari condizioni:

  • per i contribuenti con più di 3 figli a carico aumenta di 200 euro per ogni figlio;
  • per chi ha un figlio portatore di handicap la detrazione aumenta di 400 euro.

Lo Stato riconosce al lavoratore il diritto di detrarre alcune spese dal valore dell'imposta lorda IRPEF per ottenere, quindi, l'imposta netta.

Come calcolare le detrazioni?

E' necessario moltiplicare la detrazione teorica per il coefficiente che si ottiene dal rapporto tra 95.000, diminuito del reddito complessivo, e 95.000.

Se i figli sono più di uno, l’importo di 95.000 euro indicato nella formula va aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo.

In sostanza l’importo effettivo diminuisce man mano che aumenta il reddito, fino ad annullarsi quando il reddito complessivo arriva a 95.000 euro.

Quali sono le detrazioni per i figli a carico?

  • Le spese d’istruzione: le spese sostenute per la frequenza ai corsi di istruzione secondaria, universitaria, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria (compresi i corsi per il dottorato di ricerca) tenuti presso istituti o università italiane o straniere, pubbliche o private, sono ammesse alla detrazione IRPEF del 19%. È detraibile anche l’iscrizione agli anni fuori corso;
  • Spese per la frequenza di asili nido: sono detraibili al 19% le spese sostenute dai genitori per il pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido da parte dei figli di età compresa tra i tre mesi e i tre anni. Il limite di spesa sul quale calcolare la detrazione è di 632 euro, quindi, lo sconto massimo di imposta è pari a 120,08 euro;
  • Affitti per fuorisede: è detraibile la spesa sostenuta per il contratto di locazione stipulato dagli studenti iscritti ad un corso di laurea presso una università ubicata in un Comune diverso da quello di residenza permette di fruire di un’agevolazione fiscale nella misura del 19%, calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro
  • Iscrizione annuale a strutture sportive: per chi ha figli di età compresa tra 5 e i 18 anni, è possibile detrarre le spese per l’iscrizione annuale e l’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. La detrazione è ammessa nella percentuale del 19%, calcolabile su un importo non superiore a 210 euro per ciascun ragazzo
  • Spese sanitarie: le spese sanitarie di qualunque tipo danno diritto alla detrazione d’imposta del 19% sull’importo che supera la franchigia di 129,11 euro. Per usufruire della detrazione, occorre essere in possesso della documentazione che certifica la spesa (fattura, parcella, ricevuta quietanzata o scontrino parlante).

Detrazioni figli a carico in busta paga

Le detrazioni fiscali per figli a carico incidono sull'IRPEF concorrendo a determinarne il corrispettivo netto e quindi incidono direttamente sulla busta paga, per questo è importante comunicare al datore di lavoro il proprio reddito e la situazione familiare.

Detrazioni figli a carico maggiorenni

E' possibile detrarre le spese sostenute anche per i figli maggiorenni purché questi non abbia più di 24 anni e non dichiari un reddito superiore a 2.840,51 euro annui, anche se non sono conviventi con la famiglia. Dal 1 gennaio 2019 questa soglia sarà innalzata fino a 4.000 euro lordi all’anno.

Detrazione figli a carico 100%

In linea generale le detrazioni per i figli a carico vanno ripartite a metà tra i due genitori non separati. E' possibile collocare il 100% delle detrazioni ad un solo genitore solo se questi ha un reddito complessivo più elevato rispetto all'altro.

Chiaramente se un genitore non dichiara reddito ed è, a sua volta, a carico del coniuge lavoratore, quest'ultimo avrà pieno diritto di detrarre al 100% le spese sostenute per i figli.

Detrazioni figli a carico conviene 50 o 100?

Per legge la detrazione fiscale per i figli a carico va ripartita 50 e 50 tra i due genitori non legalmente ed effettivamente separati e non è possibile stabilire un accordo diverso.

L'alternativa possibile è quella di riservare, previo accordo tra i genitori, le detrazioni fiscali al 100% al genitore con il reddito più elevato, in questo modo si consente a quest’ultimo, nel caso di incapienza dell’imposta del genitore con reddito più basso, il godimento per intero della detrazione.

Detrazioni figli a carico genitori separati

In caso di genitori separati o divorziati, usufruisce delle detrazioni il genitore affidatario oppure, in caso di affidamento congiunto, nella misura del 50% ciascuno. Ed è possibile scaricare dalle tasse l'assegno di mantenimento, ma non quello che si versa per i figli, bensì unicamente quello corrisposto in favore dell'ex coniuge.

Modulo detrazioni figli a carico

La detrazioni per i figli a carico va inserita nel rigo RN6 Col.2 e l'ulteriore detrazioni per famiglie numerose nel rigo RN6 Col.3 I riferimenti indicati con "RN" si riferiscono al prospetto relativo al calcolo dell'Irpef dei modelli UNICO e UNICO-Mini.

A partire dal 18 aprile 2017 tutti i contribuenti avranno accesso alla dichiarazione dei redditi precompilata online. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha messo a disposizione dei contribuenti una guida alla compilazione del modello 730 precompilato disponibile sul sito “La tua dichiarazione precompilata”, con scadenze, istruzioni e procedura da seguire per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Tra le principali novità riguardanti le possibilità di detrarre le spese per i figli contenute nella Legge del Bilancio 2018 ricordiamo:

  • spese per figli con disturbi dell'apprendimento, possono, quindi, essere detratti i costi sostenuti per l'acquisto di dispositivi elettronici per l'apprendimento;
  • gli abbonamenti per metro, bus, treni regionali e interregionali e scuolabus vengono riconosciuti su un importo massimo di 250 euro per contribuente;
  • detrazione per l'affitto per gli iscritti ad atenei distanti almeno 100 chilometri dal comune di residenza e comunque in un'altra provincia;
  • chi ha figli che frequentano licei musicali, corsi preaccademici, conservatori di musica ed istituti superiori di studi musicali potrà godere di un bonus del 65% fino ad un massimo di 2500 euro per  l'acquisto di uno strumento musicale nuovo e lo sconto verrà applicato direttamente dal rivenditore.

Dal 2019 è attesa un'importante novità: il limite di reddito entro il quale un figlio fino a 24 anni può essere considerato a carico salirà a 4.000 euro, mentre per il 2018 sarà ancora di 2.840,51 euro.

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